Lettori fissi

sabato 7 marzo 2015

FATTI REALI E QUOTIDIANI : curiosità

FATTI REALI E QUOTIDIANI : curiosità: I (Capo)Lavori di Viorica Oggi voglio farti vedere gli ottimi risultati che si possono ottenere applicandosi duramente e con costanza...

lunedì 2 marzo 2015

Nel mondo degli scrittori di fantascienza

Fantascienza e fanta-scemenze

Nel mondo degli scrittori di fantascienza c’è la legge di Sturgeon, quella che dice che il 90% della fantascienza è immondizia… ma anche che il 90% di tutto quello che si pubblica è immondizia letteraria

scienza mostra Leonardo da Vinci
Un calembour evidente contro i paladini della letteratura alta, quelli che hanno sempre considerata la fantascienza un genere minore, popolare, letteratura per ragazzi brufolosi o per cinquantenni poco cresciuti che sbavano per l’ultimo DVD di Dune o i pupazzetti di Star Wars.
E poi c’è anche la critica più melliflua, quella dell’intellettuale che vuol fare vedere che qualcosa ne sa, e quindi criticherebbe a ragion veduta, e non perché è incazzato nero quando vede che il suo libro, palloso come una partita di tennis fra due bancari, non se lo fila nessuno, mentre Philip Dick vende sempre bene e magari qualche insegnante dà da leggere ai liceali Farenheit 451 o Arancia Meccanica invece di certi mattoni dell’800 buoni ormai per adornare le librerie delle neo ricche.
Sono quelli che dicono che la fantascienza non ha previsto il personal computer, internet o la diffusione pervasiva e invasiva dei telefoni cellulari. Critica cui si può facilmente obiettare con la constatazione che non è certo scopo di un letterato inventare le cose, anche perché farebbe soldi ben più sostanziosi con le sue invenzioni, come hanno fatto IBM e Microsoft, piuttosto che scrivere libri; e poi c’è l’altra constatazione che, anche senza descrivere l’oggetto tecnologico a tutto tondo, certe innovazioni sono state comunque descritte, come la internet e sue implicazioni, nel Sole Nudo di Isaac Asimov, o come l’idea di un sistema di comunicazioni universali mobile che in un libro viene attivato da alieni grazie ad un metallo fantastico, l’iridium, che permette questo tipo di connessione permanente di ognuno di noi con qualsiasi altro individuo del pianeta e oltre, e guarda caso, il sistema di comunicazioni satellitari creato da Motorola, si chiama proprio Iridium.
Ma che cos’è veramente la fantascienza? Come dice Robert J. Sawyer, vincitore di un premio Hugo, (il massimo premio per la fantascienza), “La buona letteratura fa luce sulla condizione umana; la buona fantascienza fa luce sulla condizione umana quando è posta in circostanze non usuali.” Circostanze che possono essere determinate dall’avvento di un tecnologia, di un evento catastrofico, di una malattia impossibile da curare, ma anche da macchine e robot che sostituiscono le persone o da cose estreme come l’immortalità o una estrema longevità magari solo per alcune persone. Cosa accade in un mondo dove alcune persone vivono centinaia di anni mentre tutti gli altri si spengono come i loro padri, nonni e trisavoli?
C’è un libro famoso, I figli di Matusalemmeche descrive la vita, (non tanto allegra e oltremodo pericolosa), di un gruppo di “fortunati” che possono superare i secoli. E cosa accade se si diffonde una malattia nuova, difficile se non impossibile da curare? Per quanto sembri strano, qualcuno aveva già descritto qualcosa che somiglia all’AIDS. Così come sono stati descritte società che sono in pratica governate dalla pubblicità (i Mercanti dello Spazio) e dove la gente affitta il suo corpo per mostrare la pubblicità di una marca su un dispositivo (che somiglia tanto ad un tablet). E questo è un libro edito nel 1951 che immagina il mondo del 2006. Se qualche intellettuale lo avesse letto non si sarebbe meravigliato che uomini che guadagnano tanto dal gestire la pubblicità possano anche avere un potere politico. E Gibson che immagina che ci possano essere delle case discografiche che hanno bisogno in termini di marketing di far sposare un cantante in carne ossa e chitarra con una del tutto virtuale? A Hong Kong, Taiwan e Singapore oggi uno dei cantanti più famosi è del tutto artificiale creato da programmatori in digitale.
C’è però un effetto della fantascienza che viene poco considerato, ed è l’effetto che hanno queste fantasie su alcune persone che, un bel giorno, decidono che quell’invenzione immaginata si può fare. E allora queste persone di mettono in moto e in parecchi casi riescono perfino a farsi finanziare dai Venture Capitalist o dalla DARPA, l’agenzia del Pentagono che si occupa di ricerche avanzate a scopi militari e che, tra l’altro è quella che ha stimolato la invenzione di internet.
Qual è dunque la morale della favola (e per non portarla per le lunghe)? È che nel mondo anglo-americano la pari dignità riconosciuta ad ogni persona di essere portatore d’idee, fa sì che qualcuno, leggendo un libro di fantascienza, non consideri l’argomento una fanta-scemenza ma quello che vuole essere: uno stimolo creativo che a sua volta stimola un’altra mente aperta a realizzare l’idea dello scrittore per farne qualcosa di utile per l’umanità, cioè per noi tutti.
Ma la cosa veramente notevole e che nella società anglo-americana c’è qualcuno che ha sempre orecchie tese e occhi ben aperti più del lupo di Cappuccetto Rosso, che apre il portafogli a mantice ed è pronto a INVESTIRE denaro “per puro rischio” in un progetto che magari alla base ha un’idea mutuata da un libro, un po’ di brevetti e soprattutto tanto coraggio di avventurarsi.
Forse sarà che la società americana è una società di pionieri “inside”, forse, come dicono certe ricerche, che l’emigrante e la sua discendenza sono persone affamate di dopamina e quindi desiderose di mettersi sempre in gioco per appagare la fame di questo neurotrasmettitore, sarà quel che sarà, la realtà e che ogni giorno vedo realizzare, in qualche forma, quello che la fantascienza aveva preconizzato.

La fantascienza

La fantascienza, da duemila anni fa a oggi, in mostra alla British Library di Londra









La fantascienza da duemila anni fa a oggi in mostra alla British Library di Londra La fantascienza, da duemila anni fa a oggi, in mostra alla British Library di Londra
Il racconto fantascientifico in tutte le sue forme, da quello preistorico a quello moderno, è in mostra alla British Library di Londra in una delle più vaste esposizioni mai dedicate al genere. Curatore della mostra è Andy Sawyer, professore di studi dedicati alla fantascienza all’Università di Liverpool, che assicura che il genere fantascientifico è vecchio quanto lo è l’uomo sin dalla sua comparsa sulla Terra.
Così ecco che Luciano di Samosata nell’anno 100 raccontava di una nave volante che veleggiava nel cielo sino alla luna, fino al boom del genere fantascientifico nell’Ottocento, di pari passo con il mito delle macchine e della tecnologia che soppiantava mano a mano il lavoro dell’uomo.

I pezzi forti della mostra
Dal Barone di Munchhausen a H.G. Wells, da Jules Verne ai primi cartoni animati… dalla mappa di un mondo inesistente disegnato dalle sorelle Bronte al Codex Seraphinius, scritto dal designer Luigi Serafini in una lingua immaginaria, c’è veramente di che perdersi e lasciarsi andare sulle ali della fantasia alla scoperta di nuovi mondi.

lunedì 23 febbraio 2015

FN - QUATTRO CILINDRI DEL 1907 / / FN - FOUR-CYLINDER OF 1907

Di tanto in tanto anche le grandi fabbriche di armi vivono periodi di magra: per diverse ragioni e a volte anche perché la gente si accorge di quanto sia assurdo sparare addosso a uno, solo perché è nato al di là di un fiume o di un mare o perché ha la faccia di colore diverso. Meno produzione richiede meno mano d'opera; sembra semplice ma nel caso delle fabbriche di armi la mano d'opera è altamente specializzata e se viene mandata via trova subito lavoro in qualche altra industria e non ritorna più . Per questo le fabbriche di armi, in genere, hanno sempre qualche cosa di riserva in cui riversare la mano d'opera in eccesso. La Fabrique Nationale d' Armes de Guerre, nata nel 1899 e con sede a Herstal in Belgio, come dice chiaramente il suo nome produce armi da guerra. La società sceglie come seconda attività quella motociclistica e nel 1902 presenta con il marchio FN la sua prima motocicletta, una macchina che è poco più di una bicicletta motorizzata, ha il motore di 133 cm³ e viene prodotta con lievi modifiche anche negli anni seguenti. Quasi subito la FN decide di vendere anche i motori sciolti a chiunque li richieda per motorizzare i propri veicoli a due o tre ruote.
Fino a quel momento la FN ha avuto una certa notorietà soltanto in Belgio, ma nel 1904 diviene famosa in tutto il mondo grazie a una sensazionale motocicletta con il motore a quattro cilindri in linea, cioè disposti longitudinalmente nel telaio l'uno dietro l'altro.



La moto ha un motore di 362 cm³, le valvole di aspirazione automatiche e le valvole di scarico comandate; ha inoltre, il carburatore a spruzzo a livello costante, con lo spillo comandato da due sfere cave appoggiate alla campana del galleggiante, e dispone di accensione a magnete con anticipo e di avviamento a pedaliera con l'aiuto dell'alzavalvole. In un'epoca nella quale la trasmissione a cinghia domina ancora sovrana, la FN ha la trasmissione ad albero con pignone d'angolo e corona racchiusi in una scatola a tenuta piena di grasso. Il telaio è in tubi, con forcellone posteriore rigido e forcella anteriore elastica, con doppi bracci oscillanti con snodo inferiore e mollone centrale elicoidale davanti al cannotto, con tassello di gomma supplementare. Il freno sulla ruota posteriore è a espansione nel mozzo e funziona secondo il sistema del contropedale. Progettata dal grande tecnico Paul Kelecom è una motocicletta davvero splendida per quell'epoca: non è la prima moto a quattro cilindri, perché nel 1896 era già stata realizzata la Holden a quattro cilindri orizzontali, ma è la prima quattro cilindri costruita in serie e con grande successo per quasi trenta anni.

Allegri: "Non è la partita più importante della stagione"




La partita con il Borussia "è sicuramente importante, ma non è la più importante della stagione. Non è una finale, è l'andata degli ottavi, tra due squadre in grande forma". Così Massimiliano Allegri, alla vigilia dell'incontro di Champions League. D'accordo Gibi Buffon: "Non è la gara più importante, spero che in questa stagione ce ne siano altre di ancora più importante. Il Borussia è una squadra rognosa che dà il meglio quando la posta è più alta. Per me resta una delle squadre migliori d'Europa". 

E Buffon... -
 "Vogliamo che il sogno della Champions duri il più possibile. Vogliamo capire quanto valiamo in Europa". Gigi Buffon e la Juventus si preparano a sfidare il Borussia Dortmund  nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. "Non è la partita della stagione, ci auguriamo che ci possa essere qualche match ancora più importante", dice il portiere e capitano bianconero. "A seconda dell'età, ogni giocatore vive la vigilia di queste gare in modo diverso. Un giovane ha entusiasmo e voglia di farsi conoscere. Uno più esperto è orgoglioso di competere per i massimi traguardi nonostante l'età. Nel nostro spogliatoio c'è il desiderio di far durare questo sogno il più a lungo possibile, ma siamo perfettamente consapevoli di affrontare una squadra molto rognosa", dice Buffon. 

L'avversario - "Due anni fa il Borussia ha giocato la finale di Champions, quest'anno ha vinto con autoritα un girone non semplice. In campionato non ha una grandissima classifica, ma nelle gare importanti riesce a dare il  meglio. Incontriamo davvero una delle migliori formazioni a livello  internazionale, il Dortmund pu≥ vincere contro chiunque e per questo  abbiamo grandissimo rispetto. E abbiamo anche curiositα, vogliamo  vedere se abbiamo fatto progressi", aggiunge.http://www.svparrucchieri.com/

domenica 22 febbraio 2015

Avvenuta un’incredibile nevicata blu

CELJABINSK (Russia) – Uno dei momenti più desiderati durante l’inverno è sicuramente quello dell’arrivo della neve. Ovviamente ci sono coloro che amano la neve e coloro che invece la detestano. A molte persone piace la neve perché la vedono come un momento in cui possono trascorrere degli attimi felici divertendosi con la propria famiglia. Bisogna ben sapere però che la neveha anche i suoi aspetti negativi e, tra quelli principali, c’è sicuramente il fatto che, quando nevica troppo, è molto difficile poter spostarsi con i mezzi di trasporto.
Inoltre, ci sono Paesi, come per esempio la Russia, in cui nevica moltissimi giorni all’anno e per questo motivo per gli abitanti di queste zone la neve non rappresenta nessuna novità. Oggi però vogliamo parlarvi di uno strano caso che è avvenuto poco tempo fa a Celjabinsk, una città russa che si trova sulle pendici orientali degli Urali. Poco tempo fa in questa città si è verificata, incredibilmente, un’insolita nevicata blu. Sembra una cosa surreale ma è proprio così, le strade della città sono state ricoperte da una stranissima neve azzurra.

“Quando abbiamo visto le strade, le case e le automobili ricoperti di neve blu siamo rimasti molto sorpresi. E a dir la verità ci siamo fatti prendere anche un po’ dal panico!” ha affermato un abitante della città. Per essere più precisi, pare proprio che la neve blu abbia ricoperto soprattutto la zona industriale della cittadina. Inoltre, secondo alcune dichiarazioni la neve aveva uno strano odore che ricordava principalmente quello del ferro.
Inoltre, c’è anche chi pensa che il colore della neve possa essere stato provocato da una contaminazione da sostanza tossiche. In più, pare proprio che alcune persone abbiano affermato che, dopo essere passate vicino all’insolita neve, hanno sentito uno strano fastidio alla gola. Inizialmente le autorità non sapevano con certezza quale fosse la causa scatenante ma, dopo alcuni giorni, hanno cercato di dare una spiegazione allo strano caso.


Secondo alcune dichiarazioni non ci si deve preoccupare per ciò che è accaduto. Pare proprio che il colore della neve sia stato provocato da un lievissima perdita proveniente da una fabbrica che produce uova di Pasqua. Non capita di certo tutti i giorni di vedere cadere dal cielo neve completamente blu. Per fortuna pare che non sia nulla di preoccupante e che quindi i cittadini di Celjabinsk possono stare molto tranquilli senza aver paura di nulla.

Bambina mummificata da 98 anni

PALERMO – Questa è l’incredibile storia di una bambina mummificata che ha sconvolto il mondo intero. La bambina,  che è sotto forma di mummia da circa 1 secolo, ha aperto gli occhi. La bimba è morta 98 anni fa all’età di 2 anni a Palermo. Il padre, colpito da un grandissimo dolore, ha deciso di chiamare un dottore per fare imbalsamare la sua piccola bambina. Il medico era un noto studioso delle tecniche di mummificazione che si era specializzato studiando le mummie dell’Egitto.Pochi giorni fa il cadavere della bambina è stato ritrovato a Palermo. Tra tutti i corpi che sono stati ritrovati quello della bimba era l’unico completamente intatto. La buona condizione della mummia è dovuta sicuramente alla bravura del medico che si è occupato della mummificazione.

Ma la sorpresa non è finita qui. Gli esperti hanno installato delle videocamere nel luogo in cui è stata ritrovata la mummia. Riguardando le riprese è stata scoperta una cosa davvero assurda: la bambina apre e chiude gli occhi tutti i giorni! E’ veramente incredibile ma ciò succede realmente tutti i giorni.

Il comportamento della mummia ha incuriosito e spaventato moltissimi visitatori. Sono già in molti a voler trovare una spiegazione a questo fatto, c’è chi pensa che si tratti di un vero e proprio miracolo e c’è chi pensa che questo atteggiamento sia legato ad una questione di umidità.