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giovedì 19 febbraio 2015

Il Big Bang non sarebbe mai esistito

Da molti anni gli scienziati studiano in maniera approfondita al fine di risalire alle origini dell’Universo. Un team di ricercatori del Canada ha presentato una nuova teoria che potrebbe rivoluzionare quest’ambito della scienza.





CANADA – Da alcuni secoli la scienza lavora duramente per dare delle risposte riguardanti la nascita dell’Universo. Nel corso degli anni diversi scienziati hanno sviluppato molteplici pensieri per poter dare una spiegazione all’origine dell’Universo. Ovviamente la teoria principale su cui si basa la scienza oggi è quella del Big Bang, il pensiero scientifico che afferma che l’Universo si sia esteso da una condizione di origine densa e calda. Oggi però vogliamo presentarvi una teoria davvero sorprendente che potrebbe confutare in maniera rivoluzionaria quella del Big Bang.
Secondo un nuovo modello, che è stato elaborato molto recentemente, il Big Bang non è mai esistito perché in realtà l’Universo non ha mai avuto un’origine ma è sempre esistito.Generalmente si pensa che l’Universo sia nato circa 14 miliardi di anni fa e si pensa che prima del Big Bang tutto ciò che esisteva occupava un solo punto ma, con il Big Bang, tutto ha iniziato ad espandersi. Con il passare degli anni, alcuni scienziati hanno iniziato a considerare problematica la teoria del Big Bang perché si può spiegare solo ciò che è venuto dopo l’esplosione.
La matematica della relatività generale non può dare informazioni riguardanti la parte che precede il Big Bang e, per questo motivo, alcuni scienziati canadesi hanno deciso di proporre una nuova teoria per risolvere questo problema. I ricercatori hanno proposto un nuovo modello in cui l’universo non presenta né un’origine e né un termine. È proprio così, secondo questo team di scienziati non si può parlare di inizio o di fine dell’Universo. Si tratta di una teoria davvero innovativa che sicuramente si distacca dalle altre.



Ovviamente gli studiosi ci tengono a precisare che, per arrivare a questa teoria, si sono basati sul pensiero del noto fisico David Bohm. Prima di tutto bisogna sapere che David Bohm è stato un grande filosofo e fisico che ha dato un contributo molto grande alla meccanica quantistica. A partire dalla metà del ventesimo secolo, il noto fisico ha esplorato le sostituzioni geodetiche classiche, ovvero il percorso tra due punti che si incontrano sulla stessa curva.
Basandosi sul pensiero di questo fisico, gli scienziati canadesi affermano che non ci sia nessuna singolarità del Big Bang. Gli studiosi affermano che c’è una netta differenza tra le geodetiche classiche, che si incrociano, e le traiettorie Bohmania, che al contrario non si incrociano mai. Gli scienziati hanno dichiarato che ci sono dei termini, precisamente quello cosmologico costante e quello di radiazione, che fanno sì che l’universo sia in una dimensione finita in modo da potergli attribuire un’età infinita.
In questo modo si può spiegare perché, secondo la teoria degli scienziati canadesi, non si può parlare di un inizio e di una fine dell’Universo. Inoltre, bisogna ben sapere che questo modello afferma che l’universo è composto da gravitoni, delle piccolissime particelle che non possiedono massa e che hanno il compito di trasmettere la forza gravitazionale. Gli scienziati hanno affermato che continueranno a studiare per poter perfezionare il loro nuovo modello e per cercare di scoprire più cose.
Con il passare degli anni, la scienza sta scoprendo delle cose davvero molto interessanti che riguardano la nascita dell’Universo. Negli ultimi anni si stanno facendo veramente dei passi da gigante che permettono di fare delle scoperte davvero sorprendenti. Un po’ di tempo fa, per esempio, un team di ricercatori ha affermato di essere riusciti a captare, per la prima volta nella storia, i primi echi del Big Bang. Si tratta di uno degli argomenti scientifici più interessanti che non smetteranno mai di stupirci.

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