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domenica 8 febbraio 2015

In Antartide è stato ritrovato un diario risalente alla famosa spedizione Terra Nova in Polo Sud.

ANTARTIDE – Capita spesso che con il passare degli anni vengono fatti dei ritrovamenti davvero affascinanti che riguardano degli oggetti misteriosi appartenenti al passato. Tra questi oggetti misteriosi possiamo per esempio pensare ad un gioiello antico, ad un album di foto o ad un libro. Poi ci sono casi in cui viene ritrovato qualcosa di più insolito come per esempio è successo qualche mese fa in California quando è stato ritrovato un panino risalente a 118 anni fa all’interno di un strumento musicale in una chiesaComunque sia, a prescindere dall’oggetto, quando si trova inaspettatamente qualcosa appartenente al passato si prova sempre un certo fascino e una grande sensazione di curiosità. Nell’articolo di oggi parleremo di una scoperta che ha affascinato moltissimi studiosi e che sta facendo parlare molto di sé.
Un team di esploratori dell‘Antarctic Heritage Trust ha trovato, incredibilmente, un diario che si trovava nascosto tra i ghiacciai dell’Antartide e che risale a circa un secolo fa. Si tratta di un ritrovamento davvero incredibile soprattutto perché il diario non appartiene ad una persona qualunque ma appartiene a George Murray Levick, il famoso zoologo, fotografo e medico che ha partecipato alla spedizione Terra Nova.
Bisogna ben sapere che la spedizione Terra Nova è stata una spedizione intrapresa con lo scopo di conquistare il Polo Sud. Alla guida di essa c’era Robert Falcon Scott, un noto esploratore e marinaio britannico. Purtroppo però la spedizione si è conclusa nei peggiori dei modi per diversi motivi. Prima di tutto perché quando gli esploratori sono giunti sul posto si sono resi conto che un altro esploratore aveva già scoperto il territorio e poi perché durante il viaggio di ritorno sono morte ben 5 persone.

George Murray Levick, il proprietario del diario ritrovato, è sopravvissuto alla tragedia e il suo diario riporta tutte le annotazioni fatte durante la fallimentare spedizione. Il diario è venuto fuori dai ghiacciai a causa del processo di scioglimento che avviene durante l’estate. Pare proprio che quei mesi di spedizione furono un vero e proprio inferno. Si racconta di fame, sete, freddo, malattie e chi è riuscito a sopravvivere lo ha fatto nutrendosi con il grasso delle balene.
Nonostante ciò, l’autore del diario e alcuni suoi compagni sono riusciti a salvarsi ugualmente. Un ritrovamento del genere ha sicuramente una grandissima importanza e potrà essere molto utile per la ricostruzione degli eventi accaduti durante la spedizione. Sicuramente questo diario da solo non potrà dare informazioni precise ma, aggiungendolo agli altri documenti e prove riguardanti la spedizione, potrà aiutare a ricostruire questo evento storico con più facilità e in maniera più dettagliata.
Purtroppo però il quaderno non è in ottime condizioni a causa del ghiaccio e del lungo periodo di tempo trascorso. Per fortuna, grazie all’aiuto di professionisti molto competenti, è stata recuperata una gran parte delle informazioni contenute all’interno del diario. Bisogna ben sapere comunque che in passato sono stati ritrovati altri oggetti appartenenti alla spedizione come per esempio degli abiti o dei vestiti ma sicuramente quello del diario si tratta di uno dei ritrovamenti più entusiasmanti in assoluto riguardanti la spedizione di Terra Nova.

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